Non tutti i tagli sono efficaci su materiali tecnici compositi, perché si tratta di materiali complessi e spesso fin troppo delicati o al contrario robusti per essere trattati come un qualsiasi altro prodotto.
Il taglio a getto d’acqua, però, funziona molto bene sui materiali tecnici composti perché riduce sensibilmente il rischio di rotture o lacerazioni. La tecnologia Waterjet, infatti, lavora egregiamente su materiali come il carbonio, il kevlar e le fibre di carbonio, ma anche su materiali come spugne e gomme.
I vantaggi della tecnologia Waterjet
Il taglio a getto d’acqua è un taglio ad altissima precisione e consente di lavorare qualsiasi tipo di materiali in tempi record. Il motivo di tale precisione e tale velocità è molto semplice e si rintraccia nella sua modalità. Il macchinario rilascia un getto d’acqua a una velocità molto elevata e a una pressione che può raggiungere i 6000 bar. Il getto passa attraverso un foro di dimensioni piccolissime grazie a un focalizzatore, formando così una sorta di lama in grado di tagliare materiali di diverso spessore, fino a circa 250 mm.
La tecnologia Waterjet è versatile, dunque, ma anche veloce e pulita. La sua precisione, infatti, rende superflua una lavorazione ulteriore. Inoltre, lavorando a freddo non altera in alcun modo la natura originale del materiale lavorato.
Waterjet e materiali compositi
La versatilità di questo tipo di taglio ha fatto sì che diventasse, nel tempo, punto di riferimento di tantissimi settori dell’industria, come ad esempio il settore aerospaziale. Grazie al getto d’acqua, infatti, è possibile effettuare tagli su porzioni di materiale metallico o composito ad altissima precisione. Per questa ragione, la tecnologia Waterjet è perfetta per lavorare fusoliere di aeromobili, sezioni di coda o di ala o anche pale del motore.